About life, experiences, blogging (di Maurizio “Gommaweb”)

Ho chiesto ad alcuni amici della mia piccola social network di cimentarsi in una “prova” creativa per festeggiare la nascita di I blog it!: un post con lo stesso titolo, il risultato lo vedrete pubblicato di volta in volta qui, stesso titolo e autore diverso.
Ecco l’ultima delle tante prove… chiudiamo con il bravissimo Maurizio Gomboli di Gommaweb.net.
Grazie a tutti per la partecipazione.

UNA SECONDA VITA
Scende dal cielo, all’improvviso, e plana dolcemente sulla sabbia. Ruota su se stessa superando impacciata una sedia a sdraio vuota, per sedersi proprio vicino a me

– Così questa è la tua isola – mi fa.

Giro un secondo la testa per guardarla, ma l’ho già riconosciuta. Non ha nemmeno cambiato aspetto. Perfino i vestiti sono gli stessi. Ma conoscendola non ci avrà neanche pensato.

– È qua che te ne vieni tutte le sere? – chiede.

Sbuffo, ma non se ne accorge.

– Già – rispondo.

– Mi piacerebbe capire cosa ci trovi.

– Senti, non credo che…

– No, davvero. Non ti sto prendendo in giro – mi interrompe e rilancia – Se sono qua è perché vorrei capire.

– Cosa c’è da capire? Mi rilasso… Guardo il mare e …

– Il mare? Questo mare?

– Questo mare. Passo il tempo a guardarlo e mi rilasso.

– Tutto qua? Sempre da solo?

– Beh, no. Adesso è un caso… Di solito passo il mio tempo con qualcuno degli altri abitanti. Vado alle loro feste… Socializzo, insomma.

– Se vogliamo dire così… Comunque sei carino – aggiunge, mentre vedo che mi fissa.

– Senti…

– Intendo dire… Il tuo aspetto… Sei diverso da come mi aspettavo e da come ti avevano descritto. Non assomigli molto a Michael J. Fox.

– Devi aver parlato con qualcuno che non mi vedeva da tempo. A proposito, come mi hai trovato? – le faccio.

– Chiedendo qua e là. Ci ho messo un po’ e ho speso qualche soldo. Ma credo che ne sia valsa la pena.

È sincera, glielo sento nella voce. Ma la sua intrusione mi infastidisce, come il rumore di un graffio sulla lavagna quando si ha mal di testa. Un gran brutto mal di testa.

– Tu invece non sei cambiata per nulla – le rispondo con antipatia dopo qualche secondo di silenzio. – Sai che non ho fantasia. E poi non mi vedrei bene con la faccia di qualcun altro.

– Ah, lo so bene.

– Senti. Non voglio litigare… Non adesso e non qui. Perché non ce ne andiamo via tutti e due? In un posto tranquillo.

– Più tranquillo di questo? – le chiedo.

– Questo posto non è tranquillo. È finto – precisa. Non ha tutti i torti, ma non glielo concederò mai.

– Dove vorresti andare?

– A casa. Seduti a parlare davanti a una bella tazza di the. Qui fa caldo, ma cosa c’è di più bello di starsene al caldo dentro casa, d’inverno?

Fa per alzarsi e volare via. Ma la fermo subito.

– A casa no. Sai che non mi sento più a mio agio. Voglio dire… Non riuscirei a essere sincero fino in fondo guardandoti in faccia.

– Perché ora non ci stiamo guardando?

– Guardandoti davvero in faccia – aggiungo.

– Ora va meglio – mi fa lei – se vuoi possiamo iniziare qua. Poi magari ci viene voglia di andarcene via insieme.

– Mmmh.

– Che ne pensi?

– Ok.

– Bene, è un inizio. E io ho tante di quelle cose da dirti.

8 risposte su “About life, experiences, blogging (di Maurizio “Gommaweb”)”

  1. A questo punto suggerisco a Axell di cambiare titolo in “Una seconda vita – A second life”, con second life in corsivo… A Winston, però, pure te non è che sei tanto 2.0 Ma a Roma annate ancora a 14k? 😉

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