I media non parlando più del (con il) territorio. Per loro è più importante Calciopoli, Vallettopoli, l’ultimo libro di Corona e l’esternazione di questo o quel leader in cerca di notorietà o di un po’ di sano casino mediatico.
Quando le cose sono vicine e ti toccano troviamo il silenzio assoluto. E se parliamo di eventi culturali la pagina è densa solo di eventi che fanno parte delle hit della coda lunga e quasi mai delle nicchie.
Poi ti accorgi che esiste la comunicazione che transita nei blog e nelle social network, in Flickr e Youtube e ti rendi conto che i media tradizionali stanno perdendo una partita importante: quella in cui ci si gioca il dialogo con la gente su temi che toccano la gente nella loro vita di tutti i giorni.
Facciamo un esempio. Qualche giorno fa a Torino per Traffic c’erano gli “elettronici” Daft Punk in concerto. La Stampa ne ha parlato il minimo indispensabile. Rai 3 ha detto che c’erano dei “cantanti francesi”. I telegiornali locali non se ne sono accorti.
Allora non ci resta che cercare in rete.
Troviamo (tra i tantissimi) un video fatto con il cellulare su Dailymotion (quasi 9 minuti).
Un ottimo post di un blogger torinese (tra i tanti).
E decine di foto dell’evento su Flickr (nel link solo un esempio).
I Mass Media non possono neanche competere. Ma ancora non lo sanno.
E’ proprio vero: si sentono sempre le stesse stupidaggini. E non si parla (più?) di avvenimenti che riguardano NOI. I Mass media hanno perso il treno, mi sa 🙂